Scena iniziale del musical Forza Venite Gente
La commedia mostra la vita di san Francesco dal momento della rinuncia alla ricchezza e ai piaceri del mondo fino alla sua morte.
Lo spettacolo si snoda su due piani differenti ma intimamente intrecciati: i dialoghi di Bernardone (padre di Francesco) e la Cenciosa (una stracciona mezza matta) e la vita monastica di Francesco.
Da una parte il quotidiano, con la sua lotta per la sopravvivenza e tutte le miserie umane, dall’altra la gioia, la semplicità e i più elevati sentimenti di amore incondizionato, fratellanza, solidarietà.
Colonna sonora
Un musicista sulla via del successo. Che per lui vuol dire soldi e donne. Si trova in un momento difficile della sua carriera. Forse non ha talento, forse non ha trovato la sua giusta dimensione o, più semplicemente, la sua musica non trova il consenso del pubblico. Un po' superficiale e un po' megalomane, in attesa che arrivi il tanto agognato successo, si consola come può. Una sua serata tipica ma alquanto sfigata.
Colonna sonora
Amore e musica. Nel senso di scopare e far quattrini. Che me ne faccio di tanta musica se non riesco a trasformarla in donne e soldi. Dove c'è musica ci sono donne. E anche soldi, che poi vogliono dire altre donne. Non esiste altro. Semplice, no?
Il Ragazzo e il Suonatore di flauto
Scena 1 del dramma in due tempi "Le luci di lontano"
La scena rappresenta un tratto di campagna. Sul davanti c'è una piccola radura con cespugli, fiori, erbe; il terreno è disuguale. Sulla sinistra della scena, un grosso tronco bruciacchiato senza rami né foglie; ai piedi di esso due grosse pietre rettangolari, buone da sedervi. Dopo la metà della scena, il terreno comincia a salire per oltre un metro per poi (ma non si vedrà) ridiscendere digradando dall'altra parte, da dove s’intravedono cespugli e cime di alberi. Da basso, si intuirà, passa una strada non molto trafficata; se ne ode soltanto, ogni tanto, il rombo delle auto veloci. Sullo sfondo, la città: i suoi palazzi, i suoi grattacieli, la sua cappa di smog. Dalla collinetta viene in avanti, quasi al centro della scena, un piccolo sentiero in terra battuta. A destra della scena, un po' verso il fondo, una roccia grande quanto un tavolo, si erge tra le erbe.
Storia di una farfalla e di una bolla di sapone
Storia di una farfalla e di una bolla di sapone
(scherzoso ma non troppo)
Una farfalla piccola carina
variopinta
svolazzava tutto il giorno
sopra i fiori
sopra i fiori e le corolle
da mattina fino a sera
senza sosta senza posa
senza un attimo di tregua
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Sono
Ci sono momenti bui nella vita, momenti in cui tutto sembra non andare per il verso giusto. Momenti che durano giorni, mesi e anche anni. Alcuni chiamano questi momenti "la buia notte dell'anima".
In questi momenti tutto sembra andare a rotoli, tutte le certezze che avevi crollano inesorabilmente una dopo l'altra, non hai più punti di appoggio... è come se stessi sprofondando in un nero baratro senza fine. Proprio in quei momenti ti guardi dentro e allora sorge e dilaga una certezza: io sono! Sono vivo, la vita scorre in me!
Ti accorgi che questa è la cosa più importante. Che è da qui che devi ricominciare.
Non sai come e cosa farai, non sai in quale direzione andrai né se ci arriverai. Sai soltanto che ci sei e questo è quello che conta.
Quello che ancora non sai è che ne uscirai più forte e più grande di prima.
I miei comandamenti
Passiamo la vita a pianificare e a fare progetti, a lanciare desideri e intenzioni, nell’attesa di veder realizzati i nostri propositi.
Passano i giorni e gli anni e questo splendido globo, sul cui suolo si dispiegano le nostre esistenze, gira e continua a girare, portando con sé gioie e dolori, speranze, illusioni e disillusioni.
E poi un giorno ci accorgiamo che è finita.
E’ tutto qui?!
Una poesia sui sogni e le aspettative di un inguaribile ottimista.
(Illusioni e disillusioni di un Ego qualunque)
Umanamente posso...
A volte accadono spontaneamente sprazzi di consapevolezza, squarci di luce nel buio dell’incoscienza più fitta. In quei rari momenti ci rendiamo conto della nostra condizione di animali in gabbia che hanno perso fierezza e dignità. E allora ci assale un ribollio di frustrazione e di rabbia, ci viene voglia di spaccare tutto… ma ci rendiamo conto di quando dannoso e inutile sia dar sfogo alla violenza accumulata. Come per incanto realizziamo che c’è un modo diverso di uscire dalla gabbia: ci mettiamo così in contatto con il nostro corpo, l’unica cosa reale e vera di cui disponiamo, l’unico vero tramite tra noi e quel che veramente siamo, la nostra essenza. E così arriva la pace e, con la pace, arriva la libertà.